La celebrazione del matrimonio con il rito civile è più semplice rispetto al rito religioso, viene celebrato generalmente in comune ma può essere anche celebrato in spazi aperti o in palazzi di grande pregio artistico.
Inoltre, permette più libertà sia per quanto riguarda il rito sia per la sua personalizzazione in base ai vostri desideri. Infatti, è possibile aggiungere dei riti speciali come quello della sabbia, delle candele, della legatura delle mani ecc. oppure far intervenire gli invitati con dei discorsi personalizzati.
Il matrimonio civile prevede che a celebrare le nozze sia il sindaco del Comune di residenza di uno dei due sposi, un suo delegato oppure qualunque cittadino italiano che sia maggiorenne e goda di diritti civili e politici (sono inclusi i parenti non diretti ed esclusi i parenti stretti).

Il rito consiste nel riconoscimento delle persone che si vogliono sposare (si verifica che le persone comparse di fronte all’ufficiale comunale siano effettivamente i due sposi), vengono letti gli articoli del codice civile che riguardano il matrimonio e la cura dei figli futuri o attuali, e si procede con il consenso e le firme dell’atto.

La cerimonia civile si conclude in circa 20 minuti, salvo se vengono integrate delle letture (di brani originali oppure di scrittori famosi sull’amore o sul matrimonio), dei ringraziamenti da parte dei testimoni o discorsi da parte dei familiari ed eventuale musica. Tutto ciò va concordato in precedenza con il funzionario che eseguirà il matrimonio.
Come per il rito religioso, anche il rito civile prevede che le pubblicazioni rimangano affisse per 8 giorni e allo scadere degli 8 giorni di affissione il rito del matrimonio potrà essere celebrato entro 180 giorni.
L’iter burocratico civile ha una durata inferiore rispetto a quello religioso, infatti ti serviranno circa 25 giorni, a cui si aggiungeranno i 180 giorni entro cui le nozze dovranno essere celebrate.

Cosa sono le pubblicazioni?
Le pubblicazioni di matrimonio sono dei documenti in cui si dichiara che la sposa e lo sposo (con i dati anagrafici relativi), hanno intenzione di convolare a nozze. Storicamente hanno avuto e hanno attualmente la funzione di far sapere a tutti che due persone si sposano. Un tempo le pubblicazioni erano indispensabili per evitare che qualcuno in uno stato non consono si sposasse all’insaputa di tutti. Se qualcuno aveva qualcosa da ridire sul matrimonio poteva presentarsi dal parroco e bloccare la cerimonia. Oggi le pubblicazioni hanno un carattere informativo e servono per dire al proprio paese che ci si sta sposando.

Ma quali sono i passi da fare per organizzare il rito civile?
1– Decidere la data in cui sposarvi con un certo anticipo.
2– Decidere il Comune in cui svolgere la cerimonia (sappia che se vi sposate in un comune diverso da quello della vostra residenza, ci saranno dei costi aggiuntivi).
3– Decidere chi saranno i testimoni (saranno infatti necessari alcuni dettagli e documenti di queste persone per lo svolgimento delle nozze). La scelta dovrà ricadere solo su due persone: una per ciascun coniuge.
4–Contattare con un minimo di 2 mesi ed un massimo di 6 mesi di anticipo il comune di competenza per richiedere le pubblicazioni. In ogni comune è presente un ufficio con il compito di seguire i matrimoni, di solito all’interno dell’ufficio anagrafe, gli ufficiali del Comune saranno in grado di fornire tutte le informazioni necessarie per i documenti e i vari bolli statali da procurarsi.
5–Fissare un appuntamento e portare un documento di identità valido di entrambi gli sposi. Se la pratica viene svolta da un solo coniuge, chi andrà, dovrà portare con sé la delega del compagno/a ad eseguire le pubblicazioni, redatta su carta e firmata dalla persona assente, insieme alla copia del documento d’identità del delegante. In alternativa può occuparsene una terza persona con delega firmata da entrambi i futuri sposi e relative copie di documenti d’identità.
6–Via libera del Comune. Fissare una data per firmare il Consenso. Si tratta di una procedura ufficiale tramite la quale l’incaricato comunale registra la reciproca volontà di sposarsi dopo aver accertato lo stato di libertà dei futuri sposi.
7–Affissione. Viene elaborata tutta la documentazione necessaria per le pubblicazioni, in cui saranno indicate le generalità degli sposi e il luogo in cui verranno celebrate le nozze e affisse per 8 giorni alla Casa comunale dei Comuni di residenza dei futuri coniugi.
8–Nullaosta. 3giorni dopo il termine delle pubblicazioni, se non ha ricevuto alcuna opposizione alle nozze, l’Ufficiale di Stato Civile rilascia il nullaosta al matrimonio dichiarando che la celebrazione non ha impedimenti agli effetti civile che la coppia ha il consenso a convolare a nozze entro i prossimi 180 giorni, tempo in cui i documenti avranno validità.

Nota Bene
Ricorda che se desiderate sposarvi in comune diverso dal vostro, è necessario contattare il funzionario del comune con maggiore urgenza; sono infatti necessari più documenti e passaggi.
Di solito, se il rito viene celebrato in orario di ufficio (da lunedì a venerdì e in alcuni comuni anche di sabato mattina), il rito non ha alcun costo a parte i bolli statali necessari o l’eventuale noleggio di una sala di prestigio esterna riconosciuta a livello comunale.