La cerimonia religiosa è un rito che raccoglie in sé secoli di tradizioni e l’ordine d’ingresso in chiesa è una di queste. Dato che tante sposine come te si chiedono spesso come si entra in chiesa, ho deciso di aiutarti e spiegarti qual è secondo il galateo, il giusto ordine d’ingresso per non farti arrivare impreparata.

Il primo a fare ingresso in Chiesa è sicuramente il celebrante.
Gli Invitati
Per gli invitati la puntualità è fondamentale dal momento che è vietato fare l’ingresso in chiesa dopo la sposa: il galateo prevede che gli invitati aspettino l’arrivo della sposa in chiesa, sistemandosi nell’ala sinistra i parenti della sposa e nell’ala destra quelli dello sposo .
Lo Sposo
Lo sposo deve arrivare prima della sposa (preferibilmente 20 minuti prima dell’orario fissato)e ha due modi per farlo:
- Il primo è quello di arrivare con gli amici più cari, ovvero i testimoni, e attendere gli invitati fuori dalla chiesa; l’attesa si protrarrà fino all’arrivo della madre di lui.
- Se invece sposo e madre arrivano insieme, lo sposo porgerà il braccio sinistro alla madre e insieme si dirigeranno direttamente verso l’altare, dove, una volta arrivati, lei siederà nel primo banco a destra. All’estero, invece, è tradizione che lo sposo faccia il suo ingresso da solo.
Nel caso in cui lo sposo sia arrivato con la mamma e abbiano già fatto il loro ingresso, a seguire entreranno i suoi testimoni (prima il testimone d’onore che firmerà poi gli altri)
Cavalieri e Damigelle
E’ la volta di cavalieri e damigelle della sposa (possibilmente in numero pari per essere accompagnate, in alternative prima gli uomini poi le donne e anche qui prima la damigella d’onore che firmerà, poi le altre).
I Paggetti
Il paggetto e la piccola damigella precedono la sposa e il padre, portando uno il cuscino con le fedi nuziali e l’altra i petali di rosa che saranno sparsi sul cammino della sposa.
Il Padre della Sposa e la Sposa
È giusto che la sposa si faccia attendere, ma non troppo. Il galateo vuole che arrivi non oltre 10-15 minuti dall’ingresso del futuro marito, e che percorra la navata accompagnata alla sua sinistra dal padre o da chi ne fa le veci. Una volta arrivati all’altare, il padre potrà darle la sua benedizione, congedarla con un baciamano e sollevarle il velo prima di affidarla alla mano del futuro marito. Al padre spetta anche il compito di accompagnarla fino al luogo della cerimonia per aiutarla a scendere dal veicolo.
Due damigelle chiudono la coda; a loro è affidato il compito di sistemare velo e strascico della sposa.

Ricordati che…
- La sposa deve tenere il bouquet con la mano sinistra, altezza ombelico, fino all’altare, dove lo posizionerà al centro dell’inginocchiatoio per averlo sempre presente nelle foto, in quanto accessorio protagonista.
- A sinistra della sposa si sistemeranno le sue damigelle e testimoni, a destra dello sposo i suoi testimoni.
- La prima panca, appena dietro gli sposi, è dedicata ai genitori, la seconda ai parenti stretti e a seguire amici e conoscenti.
- Durante la cerimonia è bene che i cellulari siano spenti o silenziosi.
- Gli invitati non dovrebbero mai fermare, salutare o baciare la sposa prima del suo ingresso per non sgualcirle il velo o rovinarle il trucco ma anche per non intralciare il lavoro dei fotografi.
- Per quanto riguarda le fedi nuziali, giunto il momento dello scambio, il paggetto con le fedi si fa avanti e porge il cuscinetto allo sposo che slaccia il nastrino e mettere la fede al dito della sua amata. La sposa, quindi, indossa per prima la fede.
- Come il galateo prevede un ordine di ingresso, prevede anche un ordine d’uscita, infatti, alla fine della cerimonia lo sposo darà la destra alla sposa e dietro di loro si formerà il cosiddetto corteo: la madre dello sposo alla destra del padre della sposa, la madre della sposa al braccio del padre dello sposo, seguiti da un’allegra scia di fratelli, zii, cognati e amici in festa.
- E’ il momento del lancio del riso, la parola d’ordine è moderazione. Il galateo del matrimonio per gli invitati raccomanda infatti di non esagerare con la forza e di non effettuare lanci diretti, ma di lanciare il riso dal basso verso l’alto, così da simulare una sorta di pioggia delicata sulle teste dello sposo e della sposa.

Ecco qualche curiosità
Oltre al corteo classico, esiste il corteo solenne dove lo sposo attende la sposa sul sagrato, insieme a tutti gli ospiti; al suo arrivo si salutano, lui le consegna il bouquet da sposa e si posizionano secondo questo ordine d’ingresso: i paggetti, la sposa accompagnata dal padre, le damigelle, lo sposo accompagnato dalla madre, il padre dello sposo in coppia con la madre della sposa, in chiusura, un tripudio di abiti da cerimonia tra parenti ed amici secondo il grado di importanza.
Perché la sposa sta sempre a sinistra dello sposo?
Il galateo, per la celebrazione del rito nuziale prevede che nell’ordine di ingresso la sposa si trovi sempre a sinistra dello sposo, guardando l’altare con alle spalle la porta dell’edificio e il motivo è antichissimo, risalente già ai tempi del Medioevo. La mano destra dello sposo doveva esser libera, anche durante la cerimonia, per prevenire il rischio di rapimenti della sposa da parte di altri pretendenti o, nei casi peggiori, da parte della stessa famiglia della donna, in quanto i matrimoni di una volta erano spesso combinati e gli amanti erano costretti il più delle volte a matrimoni segreti.
Anche tutti gli invitati prendono parte a sinistra o destra in conseguenza della posizione dei due festeggiati, in segno di protezione.
E per il rito civile?
Anche il rito civile richiede il rispetto di alcune regole sia formali che di comportamento, possiamo parlare quindi di galateo anche per l’ordine di ingresso in municipio.
- La sposa entra nella sala comunale al braccio sinistro del padre, se vuole indossando l’abito bianco, anche se è sconsigliato completarlo con il velo o avere uno strascico troppo lungo, e stringendo tra le mani il bouquet.
- Ad accoglierla ci sono i parenti e gli invitati, disposti appena dietro le sedie degli sposi (a sinistra quelli di lei, a destra quelli di lui), e ad attenderla, lo sposo, in piedi accanto al tavolo dove il consigliere comunale o il sindaco celebrerà il matrimonio.
- Il rito civile è molto breve ed essenziale: infatti, in una ventina di minuti, gli sposi affiancati dai testimoni si dispongono di fronte al sindaco o a un Ufficiale di Stato Civile appositamente incaricato che legge gli articoli 143-144-147 del Codice Civile, rivolge la tradizionale domanda “Vuoi tu…” sia a lui che a lei, porge gli anelli per lo scambio, firma e fa firmare agli sposi e ai testimoni il registro comunale. Secondo la legge, i testimoni, maggiorenni, devono essere almeno due, uno per la sposa e uno per lo sposo, ma nulla vieta che siano quattro o sei. Il loro ruolo non è solo formale, ma anche simbolico, per questo vanno scelti tra le persone particolarmente vicine alla coppia.
- Alla fine del rito, gli sposi lasciano la sala comunale al suono (se lo desiderano) della marcia nuziale e sotto il tradizionale lancio del riso.