La Wedding Planner non è..la Wedding Planner non fa..

Spesso mi chiedo: “Ma ancora, nel 2021, serve spiegare cosa facciamo?
Sì, serve, perché di confusione ce n’è tanta e molta di questa viene creata proprio da chi in questo settore vuole lavorarci.
D’altronde capire a chi affidare l’organizzazione del proprio matrimonio non è un gioco da ragazzi, in ballo c’è davvero molto: dalle emozioni a qualcosa di molto più concreto, come ad esempio i propri soldi. Così, voglio fare un elenco di ciò che NON siamo noi wedding planner. Trovo che sia utile per capire da subito se ciò che stai cercando è una wedding planner o se hai un’idea un po’ confusa sulle sue mansioni.

Innanzitutto, parto dal presupposto che prima di contattare una Wedding Planner dovrai:

  • fissare una data o individuare almeno un periodo dell’anno
  • cercare di capire lo stile di matrimonio che volete
  • stilare una lista di massima degli invitati
  • decidere se il rito sarà religioso o civile
  • farvi un’idea del tipo di location desiderata per il ricevimento
  • farvi un’idea di minima e di massima del budget 
  • farvi un’idea di quali servizi richiedere alla Wedding Planner

La weding planner non è..la wedding planner non fa..

  • Non è al centro dell’attenzione, quindi non ruba la scena alla sposa
  • Non fa la fiorista o la cake designer, ma deve intendersene di tutto, per aiutare gli sposi a selezionare professionisti e proposte
  • Non è uno spreco di soldi, anzi aiuta a tenere sotto controllo le spese del matrimonio
  • Non prende decisioni al posto degli sposi, ma al contrario, li consiglia e li indirizza verso le soluzioni migliori.
  • Non lavora h24, anche questo è un lavoro a tutti gli effetti, con orari e giorni di riposo
  • Non fa “copia e incolla” di allestimenti e progetti già svolti, perché dietro ad ogni lavoro c’è ricerca e pianificazione ed ogni evento è unico e personalizzato
  • Non è una segretaria personale, non sbriga qualsiasi “faccenda”, che siano telefonate o commissioni che gli sposi sono impossibilitati a fare.
  • Non è un facchino, non ha l’obbligo di ritirare, consegnare, trasportare tutto ciò che sarà attinente alle nozze.
  • Non è di intralcio per i professionisti che sono coinvolti, anzi, li aiuta a programmare il lavoro attraverso il coordinamento della giornata.
  • Non è colei che a tempo pieno fa la responsabile del catering e all’occorrenza si propone anche come wedding planner.
  • Non si chiama “wedding”, se proprio vogliamo abbreviare dovrebbe essere chiamata “planner” perché il lavoro consiste proprio nell’organizzazione.

Hai ancora qualche piccolo dubbio nascosto? Raccontamelo e conosciamoci!

Valentina

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