Credenze e superstizioni del matrimonio

Le credenze e le superstizioni legate al grande giorno sono tantissime e da superstiziosa quale sono, ho voluto raccoglierne alcune per aiutare le sposine più preoccupate di incappare nella cattiva sorte nel loro giorno più importante.

E tu quante superstizioni conosci? Ma soprattutto, a quali farai più attenzione?

Prima delle nozze:

  • la sposa non si deve guardare allo specchio con il vestito da sposa il giorno del matrimonio; si può fare ma togliendo una scarpa, un orecchino o un guanto.
  • il diamante regalato se portato all’anulare o al polso sinistro conserva l’affetto coniugale.
  • porta sfortuna acquistare nello stesso momento l’anello di fidanzamento e le fedi nuziali.
  • è di cattivo augurio mettersi al dito la fede nuziale prima della celebrazione del matrimonio.
  • il velo indossato dalla sposa è considerato più fortunato se donato da una sposa felice.
  • lo sposo può offrire alla sposa alla fine del rito una spiga di grano, un gesto bene augurante che fa riferimento alla terra e alla fertilità.
  • gli sposi non si devono vedere prima dell’incontro in chiesa. Ma non solo: lo sposo non deve né sapere la tipologia né il colore dell’abito della sposa e non deve mai vederlo se non al momento della cerimonia, vederlo prima porterebbe sfortuna.
  • lo sposo già uscito di casa per recarsi in chiesa non deve tornare sui propri passi meglio avere un amico o un testimone vicino in quel giorno per aiutarvi nelle urgenze.
  • non fate cadere le fedi in chiesa, se dovessero cadere andranno raccolte solo da chi celebra il rito.
  • per scegliere il giorno delle nozze esiste un antico proverbio: “Di Venere e di Marte né si sposa né si parte”, cioè non sposarsi e non partire in viaggi nei giorni di Martedì e Venerdì. Il martedì appartiene a Marte che è il Dio della guerra, mentre il venerdì è il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni. (Pensa che in Norvegia invece il maggior numero di matrimoni si celebra proprio il venerdì, giorno romantico per eccellenza perché sotto la protezione di venere, dea dell’amore e dell’ armonia).
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Dopo la cerimonia:

Una delle tradizioni molto comune è quella dello sposo che porta in braccio la sposa oltre la soglia d’ingresso della loro casa.

Questa tradizione ha origine da una credenza romana che riteneva fosse meglio per la moglie, per non rischiare di inciampare entrando nella nuova casa.

Allora qual è il giorno adatto secondo le superstizioni?

  • il lunedì la tradizione indica che reca buona salute, essendo dedicato alla luna, astro e dea delle spose;
  • il martedì porta ricchezza sicura;
  • il mercoledì è assai propizio;
  • il giovedì reca dispiaceri alla sposa;
  • il venerdì dicono che porti disgrazia;
  • il sabato è considerato dalla superstizione popolare come il giorno più sfortunato in assoluto anche se e il giorno che la maggior parte delle coppie sceglie per sposarsi.
  • la domenica è sa sempre il giorno preferito dagli sposi, soprattutto quelli più cattolici; oggi è pressoché inibito al matrimonio a causa dell’indisponibilità di sacerdoti e funzionari comunali.

E il mese..

  • gennaio: porta affetto, gentilezza a fedeltà;
  • febbraio: mese ideale per gli amori e gli accoppiamenti, si identifica come la migliore scelta possibile;
  • marzo: promette sia gioia che pene;
  • aprile: porta soltanto gioie;
  • maggio: assolutamente nefasto;
  • giugno: avranno la fortuna di viaggiare molto, per terra e per mare, inoltre è questo il mese dedicato a Giunone, la dea che protegge l’amore e le nozze;
  • luglio: annuncia fatiche e lavoro per guadagnarsi la vita;
  • agosto: assicura una vita ricca di cambiamenti;
  • settembre: porta agli sposi ricchezze e allegria;
  • ottobre: porta molto amore ma poco denaro;
  • novembre: con tristi giornate, promette invece gioia e felicità;
  • dicembre: la neve assicura alla coppia amore eterno.
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In più si dice che…

  • “sposa bagnata, sposa fortunata” può sembrare un modo gentile per consolare gli sposi che non hanno avuto una giornata di sole, però la pioggia simboleggia la fortuna e l’abbondanza che cade generosa sugli sposi;
  • il suono del clacson del “corteo nuziale” deriva dalla convinzione che così facendo si mettano in fuga gli spiriti cattivi (anche se il galateo lo vieta).
  • il letto degli sposi viene preparato la sera prima del matrimonio da due ragazze nubili in segno di purezza.
  • il taglio della torta rappresenta un gesto di cortesia fatto dalla nuova famiglia, nei confronti degli invitati; una piccola attenzione riservata dai “padroni di casa” ai loro ospiti. Secondo la tradizione anglosassone, poi, è bene che una fetta di torta nuziale venga congelata e conservata nel corso del tempo.
  • Un’antica tradizione vittoriana vede nascondere all’interno della torta nuziale, una volta cotta, degli oggetti (accompagnati da un nastrino di seta) dal significato ben preciso, affinché possano essere trovati dagli ospiti: un anello, simbolo di matrimonio imminente; un’ancora simbolo di avventura; un cuore, simbolo di una storia d’amore; una stella, simbolo di desiderio pronto ad avverarsi.

Che colore sei?

Per la scelta del colore del vestito da sposa, ci sono superstizioni popolari che indicano quali sono quelli fortunati e quelli da evitare.

  • il più favorito anche dalla sorte è ovviamente il bianco;
  • il blu indica sincerità da parte della sposa;
  • il verde timidezza;
  • il nero pentimento;
  • l’avorio preannuncia una vita turbolenta;
  • il marrone e il grigio predicono che gli sposi andranno a vivere lontano o in campagna;
  • il rosa predice una perdita economica;
  • il rosso è desiderio di morte;
  • il giallo mancanza di stima da parte della sposa.

Tutti gli invitati sono tenuti ad evitare il colore bianco per il loro abbigliamento, così come sarebbe, per tradizione, da evitare il rosso, il viola e il nero, anche se oggi quest’ultimo colore è molto usato, soprattutto nel caso di ricevimenti serali.

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Una curiosità sulla Luna di miele

L’origine del detto “luna di miele” indica i primi momenti dolci della vita di coppia; gli sposini dell’antica Roma dovevano mangiare del miele per tutta la durata di “una luna” dopo il matrimonio.

Confetti: un dono goloso…con una storia

Ma lo sapevi che i confetti nelle bomboniere e nei sacchettini dovrebbero sempre essere dispari? Innanzitutto, è considerato speciale come l’evento di cui è simbolo, per questo dovrebbero essere preferibilmente morbidi e alla mandorla e precisamente 5, come le qualità che non dovrebbero mai mancare nella vita degli sposi, ovvero salute, ricchezza, felicità, lunga vita, fertilità.

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Le origini dei confetti si perdono nel tempo, il primo confetto fu confezionato da un arabo e si trattava di un prodotto farmaceutico addolcito dal gusto che lo lo racchiudeva. Un uso simile al nostro lo facevano i Romani che lo utilizzavano per festeggiare unioni e nascite, erano prodotti con il miele anziché con lo zucchero, la letteratura francese del XIV sec. li trova profumati alla rosa, al muschio e alla violetta, citazioni di tali delizie vengono anche da Manzoni che ne parla come dono all’ordinamento delle suore. In Italia approdano ufficialmente in Sicilia, con le famiglie nobili che un tempo li offrivano come dono in preziosi contenitori d’oro.

Oggi i confetti siglano ogni cerimonia e tutti quei momenti speciali che meritano di essere ricordati nel tempo.

La bomboniera

Questo prezioso oggetto nasce come dono di ringraziamento degli sposi a tutti coloro che partecipano al festeggiamento del matrimonio, considerata ricordo concreto che rimarrà nel tempo, ma le sue origini risalgono alla lingua francese come bon bon (dolcetto) e arriva in Italia alla fine del XV sec. quando i nobili erano soliti portare con sé cofanetti con dolci e caramelle a base di zucchero. Dobbiamo però attendere il 1700 affinchè la bomboniera diventi parte della tradizione italiana: solo con le nozze tra Vittorio Emanuele, principe di Napoli ed Elena di Montenegro, la bomboniera diventa oggetto di dono degli sposi agli invitati.

Anniversari

La tradizione ha assegnato particolari denominazioni agli anniversari di matrimonio, soprattutto con il crescere dell’importanza commerciale della festa. Le principali ricorrenze sono il 25° anniversario, denominato nozze d’argento e il 50° anniversario, che prende il nome di nozze d’oro.

Esistono diversi nomi particolari per i vari anniversari. Ecco un elenco con il nome dato ai vari anniversari, anche se cambia di zona in zona:

  • 1° Cotone
  • 2° Carta
  • 3° Cuoio o Pelle
  • 4° Frutta e Fiori
  • 5° Legno
  • 6° Zucchero
  • 7° Rame o Lana
  • 8° Bronzo o Sale
  • 10° Stagno
  • 11° Acciaio
  • 12° Corda o Seta/Lino
  • 13° Pizzo/Merletto
  • 14° Avorio
  • 15° Porcellana
  • 20° Cristallo
  • 25° Argento
  • 35° Corallo
  • 40° Rubino
  • 45° Zaffiro
  • 50° Oro
  • 55° Smeraldo

Il lancio: qualunque sia, deve esserci!

Se pensi bene alle tradizioni del matrimonio, ti verrà subito in mente come molti rituali possano ricollegarsi al lancio: il riso, le colombe le farfalle, il bouquet di fiori e per i più temerari la giarrettiera. Vediamo allora il senso recondito di ciascun lancio:

  • il riso oggi viene lanciato in ricordo di un’antica leggenda orientale grazie alla quale questo cereale è diventato simbolo di abbondanza, fertilità e gioia; Viene lanciato sugli sposi per simboleggiare una pioggia di prosperità, fortuna e fertilità ed è considerato un augurio di ricchezza e gioia. In alcuni paesi è accompagnato da monete, confetti e fiori;
  • le colombe sono il simbolo di unione indissolubile per antonomasia, proprio per la tipica caratteristica della loro specie, quindi il lancio è un augurio di amore eterno;
  • le farfalle sono l’emblema del colore della purezza e soprattutto della trasformazione, ecco che gli sposi le liberano in cielo come segno di trasformazione compiuta nella loro vita;
  • il bouquet viene lanciato a fine festa ad un gruppo di invitate nubili e chi se lo aggiudicherà, vedrà avverato il sogno di sposarsi entro l’anno;
  • la giarrettiera viene sfilata dallo sposo e lanciata ad un gruppo di inviati celibi e per la stessa logica del bouquet, anche in questo caso chi se la aggiudicherà, andrà all’altare entro l’anno.
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Tu che ne pensi di queste credenze? Fammelo sapere nei commenti !

Valentina

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